La signora Anna ci scrive: “La mia banca mi ha addebitato 34,20 euro di imposta di bollo sul mio conto corrente. Tuttavia, questa tassa non è mai stata applicata negli ultimi anni. E' cambiato qualcosa?"

L'imposta di bollo sui conti correnti bancari dipende dal saldo medio del conto: se è superiore a 5. 000 euro è dovuta l'imposta di 34,20 euro.

E' quindi possibile che l'imposta non venga riscossa entro l'anno in corso e venga riscossa l'anno successivo. La stessa regola si applica ai libretti di risparmio.

La situazione è ben diversa per i conti correnti base, gratuiti per le persone a basso reddito: questi sono esenti da imposta di bollo. Con i conti base gratuiti per i pensionati, invece, si applica nuovamente la regola generale, per cui il saldo medio non deve superare i 5.000 euro, altrimenti l'imposta deve essere pagata.

I prodotti finanziari (titoli ma anche depositi) sono invece tassati diversamente: viene applicata un'imposta dello 0,20% con un valore minimo di € 34,20 sul valore finale a scadenza o a fine anno per scadenze più lunghe. Nel caso di alcuni titoli, come i buoni fruttiferi postali, l'imposta non viene detratta annualmente, ma solo al momento dell'incasso.

Tutte queste imposte sono le cosiddette ritenute alla fonte, cioè vengono trattenute; i consumatori non devono perciò effettuare pagamenti separati.